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LABORATORIO DI TEATRO DELL’OPPRESSO

LABORATORIO DI TEATRO DELL’OPPRESSO

condotto da Preziosa Salatino
“Tutti possono fare teatro: anche gli attori” (A. Boal)

Il Teatro dell’Oppresso è una metodologia teatrale nata in Brasile negli anni ’60 ad opera del regista Augusto Boal (1931-2009).
Il metodo, che si basa sulla pedagogia della coscientizzazione di Paulo Freire, si è poi diffuso in Europa in seguito all’ esilio di Boal, perseguitato dalla dittatura militare.

Nel Teatro dell’Oppresso (TdO) la tecnica teatrale non ha una finalità estetica ma diventa strumento di indagine ed esplorazione dei conflitti e dei condizionamenti sociali dell’individuo e del gruppo. Si presenta come mezzo dialogico, maieutico e non-violento. La riflessione teorica che sottende questo variegato corpus di tecniche prende le mosse dalla critica al sistema catartico di Aristotele mediante il quale lo spettatore, immedesimandosi con l’attore (o meglio col personaggio) “delega” ad esso la risoluzione dei propri conflitti, individuali o sociali.

Nel TdO, al contrario, si tenta di eliminare ogni separazione fra attori e spettatori.

A chi è rivolto:
• Attori e attrici interessati a lavorare in ambito sociale;
• Insegnanti, psicologi, educatori, assistenti sociali;
• Attivisti e attiviste;
• Chiunque abbia voglia di lavorare sui conflitti: non ci sono limiti di età e non sono richieste competenze pregresse.

Attività:
• Storia, Teoria e campi di applicazione del TdO
• Demeccanizzazione e Maschera Sociale
• Leadership, Potere e conflitto
• Teatro Giornale
• Teatro Immagine
• Teatro Forum

 

Struttura del corso:

Incontro teorico di presentazione martedi 8 ottobre, ore 19-21, aperto e gratuito.
10 incontri ogni martedi ore 19-21 , dal 22 ottobre al 17 dicembre + evento finale aperto al pubblico giovedi 19 dicembre.

 

Costo: 175 € (agevolazioni per studenti e lavoratori dello spettacolo)

Numero posti limitato. Iscrizioni entro il 13 ottobre.

Gli incontri si terranno presso la sede del Teatro Atlante, via Vetriera 23 Palermo

Info Preziosa Salatino: 333 8748 994

PREZIOSA SALATINO

Attrice, regista, autrice e operatrice di Teatro dell’Oppresso. 

Docente di Teatro Sociale presso il corso di alta formazione O.S.A.T.E. dell’Istututo Teatrale Europeo di Roma.
Laureata nel 2003 in Storia del Teatro e dello Spettacolo presso il DAMS dell’Università «Roma Tre» di Roma con una tesi dal titolo: «Il Teatro dell’Oppresso nel passaggio dall’America Latina all’Europa». Ha frequentato due semestri di studio a Parigi dove ha perfezionato la sua formazione sull’utilizzo del Teatro dell’Oppresso presso il «Centre Théatre de l’Opprimé» fondato da Augusto Boal, ideatore del metodo, e oggi diretto da Rui Frati.
In Italia ha frequentato il biennio di formazione presso l’associazione Giolli (Reggio Emilia) diventando operatrice di Teatro dell’Oppresso. Ha condotto corsi per adulti e bambini collaborando con diversi enti, scuole e associazioni su tutto il territorio nazionale.
Dal 2014 grazie al progetto “I Classici in Strada” ha avviato una sperimentazione che applica la metodologia del TdO a conflitti presenti nelle opere della letteratura classica (Omero, Eschilo, Virgilio, Erodoto, Esopo, Ariosto, Boccaccio)

Per tre anni ha condotto laboratori e realizzato spettacoli con i detenuti della Casa di Reclusione Ucciardone di Palermo
Nel 2019 ha condotto laboratori di TdO con giovani di seconda generazione a Palermo, Bologna, Cagliari, Padova, Torino, Milano, Roma nell’ambito del progetto OLTRE: LA VOCE DEI NUOVI EUROPEI

 

Pubblicazioni:
Ha curato la traduzione dal francese del saggio di A.Boal “Il sistema tragico coercitivo di Aristotele” (inserito nel volume “Il Teatro degli Oppressi” ed. La Meridiana).
Con il saggio “Il teatro dell’oppresso nei luoghi del disagio. Pratiche di liberazione” ha vinto il concorso letterario “Giri di Parole”- (Navarra editore) nel 2011.
La sua scheda biografica su Augusto Boal è stata inserita nel volume curato da Eugenio Barba e Nicola Savarese “I cinque continenti del teatro” (Edizioni Di pagina- 2018)

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