In questa pagina sono presentati alcuni dei nostri spettacoli in repertorio, se sei interessato ad organizzare delle repliche o vuoi semplicemente più informazioni non esitare a contattarci!
❝𝑶𝒍𝒕𝒓𝒆 𝒊𝒍 𝑽𝒆𝒍𝒐❞, spettacolo di narrazione nato dal progetto “Oltre l’orizzonte – Contro narrazioni dai margini al centro” di e con Preziosa Salatino, co-fondatrice del Teatro Atlante.
Si tratta di uno spettacolo di narrazione nato per dare continuità ai laboratori teatrali condotti nell’ambito del progetto “Oltre l’orizzonte – Contro narrazioni dai margini al centro” con giovani musulmani di seconda generazione, i cosiddetti “nuovi italiani”. Sono ragazzi e ragazze nati in Italia da genitori immigrati, la cui caratteristica comune è quella di avere un’identità ibrida: sono implicitamente chiamati a fare da ponte fra culture, tradizioni, valori diversi. In famiglia parlano una lingua, a scuola un’altra, mangiano cous-cous e frequentano Mc Donald, indossano con la stessa disinvoltura il velo o la minigonna.
Negli ultimi anni si è diffuso il timore che proprio loro, a causa di questa vulnerabilità che li renderebbe facilmente manipolabili, possano offrire terreno fertile al germe marcio del radicalismo; di contro, anche a causa dei social media, si è sviluppata nell’opinione pubblica una reazione parallela di discriminazione, denominata islamofobia.
Questo spettacolo è un tentativo di mettere ordine fra i tanti pregiudizi legati a questo tema (religione, velo, patriarcato) attraverso la voce di chi li vive in prima persona.
Oltre il velo, infatti, è basato su storie vere, raccolte durante laboratori condotti in 7 città d’Italia, tra cui proprio Padova presso il circolo Nadir.
Da Palermo a Torino, da Cagliari a Bologna, quello che emerge è un forte bisogno di riconoscimento e autodeterminazione.
di e con Emilio Ajovalasit
Scene Chiara Cavasio, Gabriele Genova
Assistenti alla Regia Federica Castelli, Sergio Saporito
Musiche originali Luca Cumbo
Consulenza alla drammaturgia Giuseppe Ippolito
Produzione Teatro Atlante
Foto di scena Alessandro Sciortino
in collaborazione con il Centro Zen Anshin – Roma
La via spirituale dello Zen ha in se una tradizione legata al racconto di storie come veicolo di comprensione e risveglio personale. Ancora più importante nello Zen è il rapporto fra studente e insegnante, un rapporto che prevede la trasmissione “da cuore a cuore” di valori, insegnamenti pratiche. Ciò che viene trasmesso in questa relazione può difficilmente essere espresso a parole.
La Guida è una storia di formazione, parla di crescita personale, del percorso che si deve fare per compierla, ma soprattutto parla del rapporto con un maestro inteso come colui che – ad un certo punto dell’esistenza- ci mostra una direzione diversa rispetto a quella che stavamo percorrendo. Maestro non è necessariamente una persona, può essere una situazione, un viaggio, una malattia, una perdita, qualcosa che entra nella nostra vita cambiandola radicalmente.
La necessità di attraversare il deserto è l’occasione di un incontro fra un ragazzo e Musa, un uomo che vive da solo in un oasi. L’oasi è un rifugio, un punto di passaggio per i molti viaggiatori che attraversano il deserto, in fuga da fame e guerre. Musa sarà la guida che li aiuterà a compiere il viaggio. La relazione umana e l’obiettivo di riuscire a sopravvivere in un ambiente ostile sono uno stimolo per ricevere insegnamenti che vanno al di la delle semplici indicazioni pratiche.
Chi è Musa? Qual è la sua storia? E perché assume su di se un ruolo così fondamentale, quello di aiutare i viaggiatori salvando vite umane?
La guida racconta una storia che racchiude in se molte storie, indagando cosa sta alla base di una relazione umana basata sull’accudimento e sul dono.
Durata: 50 minuti
Pubblico: Adulti e Ragazzi dai 14 anni.
Magico Mister Mu – Spettacolo di Teatro e Magia
di e con Emilio Ajovalasit
età: +3
Protagonista dello spettacolo è Mister Mu, un personaggio imbranato, dotato poteri magici che non riesce a controllare.
In questa situazione, fare le azioni più semplici può diventare complicato: gli oggetti cominciano a sparire, a trasformarsi e a volare!
Uno spettacolo in cui adulti e bambini vengono trascinati in un mondo incantato: i colpi di scena si susseguono in un ritmo che lascia ampio spazio alla poesia e all’immaginazione.
Un’occasione per sognare ad occhi aperti, per credere all’impossibile almeno per un’ora.
Mister Mu, è un personaggio che ha radici profonde, che vengono da lontano; la sua poetica si ispira ai personaggi del cinema muto di Charlie Chaplin, a Jacques Tati, alla tradizione del clown e a quella della pantomima; si ispira inoltre a tutta quella tradizione che utilizza l’illusionismo in veste teatrale, dando a quest’arte una veste narrativa.
Coerentemente con le sue fonti di ispirazione, lo spettacolo si svolge completamente senza parole. Questo da alla storia un potere comunicativo universale, capace di arrivare a diverse fasce di età e senza barriere linguistiche.
SOFFIO DI MANI
La voce delle cose
di e con:
Salvo Compagno e Preziosa Salatino
Una collaborazione Teatro Atlante / Bottega delle Percussioni
Una bambina particolarmente sensibile e assai curiosa si ritrova in una vecchia soffitta a casa dei nonni. Qui riposano oggetti dimenticati: vecchi, rotti, o semplicemente fuori moda.
Ma ognuno di loro ha un cuore pulsante e qualcosa da raccontare e sarà compito della bimba imparare ad ascoltare e decifrare le loro personali e inconfondibili voci per riuscire a ricostruire la storia della sua famiglia.
“Soffio di Mani” nasce dall’incontro fra un’ attrice e un percussionista, fra l’arte della musica e quella della parola. Gli spettatori, di ogni età, sono condotti in un viaggio delicato e onirico per riscoprire il valore della memoria e dell’immaginazione.
Durata 45 Minuti
Pubblico dai 6 anni in su
L’Aquilone e La Nuvola si incontrano un giorno nel cielo, sono molto diversi fra loro, la Nuvola viaggia libera nel cielo trasportata dal vento, l’Aquilone è tenuto alla terra da un filo. Eppure la loro diversità non impedirà la nascita di una grande amicizia. La Nuvola racconterà all’Aquilone, imprigionato dal filo, le avventure e le storie viste nei suoi numerosi viaggi in giro per il mondo, riuscendo, con la forza del racconto, a far rivivere a l’Aquilone mondi a lui sconosciuti. Quando la loro amicizia verrà messa in pericolo anche l’Aquilone troverà il coraggio di rompere il filo, liberarsi e seguire la su amica Nuvola nei suoi viaggi infiniti.
L’Aquilone e la Nuvola è uno spettacolo che ritorna alla tradizione della narrazione dal vivo, intrecciando storie che appartengono a diverse tradizioni del mondo con racconti inediti, mescolando il fantastico, la comicità e l’avventura. La musica della fisarmonica suonata dal vivo accompagna la narrazione creando atmosfere, scandendo il ritmo del racconto e accompagnando canzoni e filastrocche.
Durata 45 Minuti
Pubblico dai 6 anni in su
Annina è una donna del Sud, una donna come tante, vittime spesso inconsapevoli di condizionamenti sociali violenti, di intrighi, di un sistema patriarcale tutt’altro che superato. Donne che spesso soltanto nell’essere madri riescono a trovare una forma di riscatto.
Annina parla coi morti, la sua casa si popola di ombre. Racconta la sua storia al figlio, dopo una furiosa lite. Come in un delirio febbrile personaggi e avvenimenti prendono forma ai suoi occhi, oggetti d’uso quotidiano si fanno veicolo di ricordi, il suo corpo incarna gli eventi e la sua voce li intona. Ma l’apparente “realismo” dello spettacolo rivela presto la sua ambiguità. Al racconto di Annina fanno fugacemente eco parole e frasi della regina Gertrude, madre di Amleto.
Molte le analogie fra le due donne, entrambe al centro di giochi di potere gestiti da uomini, e impegnate in un difficile rapporto con i giovani figli. Finzione e realtà si fondono. Le due storie si fanno specchio l’una dell’altra.
La figura di Annina diventa più sfumata. Dal suo racconto emergono progressivamente contraddizioni e ambiguità. Qualcosa inizia a vacillare. In un sistema culturale nel quale i condizionamenti sociali hanno una forza capace di sovvertire persino i legami famigliari, il confine fra i vivi e i morti può essere più labile di quanto appaia…
Durata: 45 Minuti
Pubblico: Adulti e ragazzi dai 14 anni